Dopo l’annuncio di Riccardi continua la battaglia di Palmanova per la salvaguardia del punto nascita

Palmanova – Continua la battaglia del Comune di Palmanova per la salvaguardia del punto nascita, considerato un’eccellenza nell’ambito della Bassa friulana.

Le decisioni della Giunta

Nel pomeriggio di martedì 18 giugno il vicegovernatore del Fvg e assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha presentato un emendamento alla legge Omnibus che prevede la chiusura del punto nascita di Palmanova e la riapertura di quello di Latisana.

Contemporaneamente è stato depositato un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a potenziare l’Ospedale di Palmanova, nel contesto della legge destinata a ridisegnare la programmazione sanitaria del Friuli Venezia Giulia entro la fine dell’anno.

“Nessuna chiusura – ha precisato il governatore Fedriga in una conferenza stampa – ma un potenziamento dei due ospedali”. Con oggi, ha aggiunto, “ci assumiamo la responsabilità di prendere una decisione su una situazione critica, che mette a repentaglio la salute e la sicurezza di mamme e bambini”. Di “una scelta di una vergogna assoluta”, e di “disprezzo dell’opinione della gente”, hanno parlato il segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli e il primo cittadino di Palmanova, Francesco Martines.

Le precisazioni del sindaco di Palmanova

Dopo la manifestazione di sabato 15 giugno, il sindaco di Palmanova Francesco Martines fa sapere che è stata reperita negli archivi regionali la generalità 1755 del novembre 2012 nella quale l’allora Giunta Regionale, guidata da Renzo Tondo e con assessore Riccardo Riccardi, ordinava alla Direzione centrale salute di “sospendere le attività dei Punti nascita (degenze ordinarie di Ostetricia, Pediatria, Neonatologia e attività di sala parto) degli ospedali di Latisana e di Gorizia: strutture con numero di parti inferiore a 500/anno e che non rispettano alcuni standard essenziali per garantire l’attività dei Punti nascita in sicurezza”.

“Un documento – afferma il sindaco – che derivava da una precedente delibera di Giunta Regionale (numero 1083 del 15 giugno 2012), nella quale, recependo le indicazioni del decreto Balduzzi e dell’accordo Stato-Regione, si approvavano le linee guida per la razionalizzazione dei punti nascita regionali e si dava mandato alla Direzione centrale salute di provvedere alla chiusura di quelli sotto ai 500 nati per annualità”.

“Dopo tante ricerche – prosegue la nota del Comune di Palmanova – abbiamo scovato il documento segreto che inchioda Riccardi, e il centrodestra, alle loro responsabilità. Chiederò personalmente l’accesso agli atti per averne copia ufficiale. Fu lui e la Giunta Tondo, nel 2012, a voler chiudere il Punto Nascita di Latisana (oltre a Gorizia): è giusto che nella Bassa friulana tutti lo sappiano. Lo stesso Riccardi che ora, per far piacere alla Lega e per soddisfare una precisa promessa elettorale, cambia idea, vuole riaprirlo e fare marcia indietro, per giunta in un contesto di calo delle nascita del 20% e dove Palmanova è l’unico (assieme a Pordenone) ad essere in controntendenza con un +6%. Come si può pensare di chiuderlo? Qui non stiamo parlando di qualità e sicurezza ma di giochetti politici sulla salute delle persone”.

Possibile ricorso al TAR

Aggiunge Martines: “Se decideranno la chiusura, faremo ricorso al TAR e anche questi documenti ufficiali entreranno nel fascicolo. E saranno determinanti. La stessa coalizione politica che ha deciso di chiudere Latisana, qualche anno dopo, la vuole riaprire, contro la indicazioni di legge e contro gli stessi atti da loro approvati. Lo stesso Riccardi che ha dichiarato, la scorsa settimana a Pordenone, che i Punti nascita d’eccellenza in regione sono il Burlo e Palmanova. Chiederò ai nostri legali di valutare anche la possibilità di danno erariale, in virtù del fatto che in questi anni a Palmanova sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per rifare delle sale parto che sono il fiore all’occhiello del nostro sistema sanitario regionale”.

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