Grattacielo di Pordenone, crolli per il degrado degli intonaci. Occasione bonus facciate?

Pordenone – Attimi di paura lo scorso martedì 7 luglio, in piazza Risorgimento a Pordenone, a causa del crollo degli intonaci dal grattacielo Santin. Per fortuna, nessuna persona è rimasta coinvolta.

Sul posto, all’angolo tra viale Dante e viale della Libertà, sono intervenuti i Vigili del fuoco di Pordenone. Sta monitorando la situazione anche l’amministrazione comunale.

Inaugurato nel 1960, il «grattacielo» costruito da Giovanni Santin, che negli anni del boom economico e industriale progettò tutta una serie di edifici «avveniristici» a Pordenone, Padova, Mestre e Rovigo, fu considerato un simbolo della rinascita della città e del suo sviluppo incipiente.

Una città «in verticale», e «non un mare di casette da villaggio», come si disse a quell’epoca nel tipico entusiasmo da modernità.

Destò qualche osservazione, a edificio ultimato, la sua singolare tinteggiatura: si sa, notava qualcuno nella stampa locale, che «il quadrettato, o scattato che dir si voglia […] abbassa o ingrossa anche la silhouette più esile», ed era perciò «inadatta al massimo — almeno per altezza — edificio cittadino», oltre che «deprimente».

Oggi, come ricorda l’on Luca Sut, deputato del M5S eletto nella circoscrizione pordenonese, la nuova normativa introdotta con il DL Rilancio può offrire l’opportinità di utilizzare il superbonus facciate al 110% per la riqualificazione dello storico palazzo.

“Per ottenere il bonus facciate – prosegue l’on Sut – è sufficiente che gli edifici si trovino in aree che, indipendentemente dalla loro denominazione, siano riconducibili o comunque equipollenti a quelle A o B descritte dal Decreto ministeriale n. 1444 del 1968”.

“Il bonus – ricorda l’esponente M5S – rientra fra le iniziative attualizzate da Governo e maggioranza per la promozione della qualità di edifici come quelli di viale Marconi, o lo stesso grattacielo Santin, a Pordenone”.

Il pallino passa ora all’amministrazione comunale per l’adozione delle misure volte al ripristino dello storico «grattacielo» anche alla luce delle agevolazioni fiscali.

Immagini: foto d’archivio; foto attuale: Michele Missinato

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