L’antica via dei pellegrini Romea Strata aggiunge un altro itinerario in Friuli Venezia Giulia

Udine – La Romea Strata è un’antica via di pellegrinaggio a piedi sulle orme degli antichi pellegrini che dall’Est Europa si recavano a Roma. La strada è stata riscoperta dall’Ufficio pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza ed è sostenuta dalla Provincia di Udine per quanto riguarda la posa della cartellonistica e la pubblicazione della Guida del Touring Club.

Collegando i diversi tratti della Romea Strata si formano cinque principali direttrici di marcia che si agganciano alle vie che dall’Europa centro orientale entrano in Italia e viceversa.

Tramite i vari tratti della Romea Strata si raggiunge la Via Francigena.

Lo scopo è quello di conservare e valorizzare il territorio transfrontaliero caratterizzato dallo storico cammino di fede della Romea Strata, sviluppando una strategia di promozione del patrimonio storico, religioso e culturale comune Italo-Austriaco, attraverso il coinvolgimento delle Comunità locali e la valorizzazione delle eccellenze naturalistiche, artigianali ed enogastronomiche. I partner di progetto sono: Comune di Schio, Provincia di Udine, Ufficio Pellegrinaggi – Diocesi di Vicenza e Bildungshaus Osttirol.

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Il tracciato della “Romea Strata” ora si amplia: grazie ai fondi del progetto Interreg V Italia-Austria 2014 – 2020 – “Asse prioritario Natura e Cultura”, verranno inseriti nell’itinerario anche i comuni di Paluzza, Cercivento, Sutrio, Arta Terme, Zuglio, Tolmezzo, Verzegnis, Cavazzo Carnico.

Questo tracciato a nord che si allaccia all’Ostirol è stato denominato via Romea Julia; i comuni della provincia di Udine ora inclusi nel cammino sono a quota 33.

La  via Romea Julia si affianca agli altri due tratti friulani di questo pellegrinaggio carico di valore religioso, culturale, storico: la Romea Alemagna (da Tarvisio a Concordia Sagittaria per 187 km) che tocca il Santuario del Monte Lussari, luogo venerato dai popoli di questo “cuore d’Europa” e la Romea Aquileiense (da Miren in Slovenia a Concordia Sagittaria per 94 km) che attraversa Aquileia, che fu la capitale del Friuli e che i friulani tuttora considerano ancora “fonte” imprescindibile della nostra identità.

Le attività svolte, gli ulteriori sviluppi del progetto, le future iniziative nell’ambito del partenariato (Comune di Schio-lead partner, Ufficio pellegrinaggi Diocesi di Vicenza, Bildungshaus Ostirol, Fondazione Aquileia) che porta avanti il progetto lanciato da don Raimondo Sinibaldi e sostenuto dalla Provincia di Udine, sono state illustrate in una conferenza stampa svoltasi il 7 dicembre nel salone del consiglio provinciale.

Incontro che è stato l’occasione per fare il punto sull’assetto del partenariato in relazione alla chiusura della Provincia nel 2018.

“Proprio per evitare criticità e per consentire la prosecuzione di questo progetto strategico che sta portando nuovi visitatori sul nostro territorio – è stata la premessa del vicepresidente Franco Mattiussi – oggi abbiamo presentato agli altri soggetti coinvolti la Fondazione Aquileia, rappresentata dal direttore Cristiano Tiussi che subentrerà alla Provincia di Udine per proseguire l’azione di promozione e valorizzazione. È una realtà vocata per caratteristiche e mission a prendere il posto dell’amministrazione provinciale. Qui il “core business” sono i cammini di fede, il turismo lento, la cultura, l’ambiente, la storia e la Fondazione Aquileia ha grande esperienza in questo settore. Oggi l’abbiamo presentata ufficialmente agli altri partner nonché ai sindaci dei comuni della montagna che fanno il loro ingresso nel progetto”.

A tal proposito, “questo inserimento – ha aggiunto Mattiussi – consentirà ai visitatori di conoscere le zone verso passo di Monte Croce e di godere a pieno del territorio e di tutte le sue ricchezze, compiendo così un’esperienza emozionale”. Accanto a Mattiussi anche don Raimondo Sinibaldi dell’Ufficio pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza, la dottoressa Liebgard Fuchs per la Bildungshaus Ostirol, il sindaco del Comune di Schio, Valter Orsi.

Complessivamente la Romea Strata attraversa 5 regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto-Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana) per complessivi mille 300 chilometri, e a Fucecchio-San Miniato si raccorda con la via Francigena che raggiunge Roma.

Dopo la prima fase di sviluppo che ha visto l’Ufficio pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza in prima linea e il supporto della Provincia di Udine, ora l’azione rientra in un progetto Interreg Italia-Austria finanziato dall’Unione Europea per complessivi 410 mila 700 euro.

“L’obiettivo, caldeggiato anche al commissario europeo alla cultura Navracsics nella sua recente visita in Friuli, è quello di diventare una route culturale europea, alla pari del cammino di Santiago” ha concluso Mattiussi.

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