Ministro Patuanelli a Coldiretti: allo studio protocollo per la piena riapertura della ristorazione

Roma – Oltre 4 italiani su 10 (41%) considerano la riapertura dei ristoranti una priorità seconda solo alla ripartenza della scuola.

È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ presentata al Consiglio Nazionale durante il quale il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli ha annunciato che “attraverso il Cts, comitato tecnico scientifico del ministero della Salute, stiamo lavorando a protocollo per consentire alla ristorazione la ripartenza”.

Una svolta apprezzata dal Presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo un anno di aperture a singhiozzo che hanno messo in ginocchio l’intera filiera dei consumo fuori casa che vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani per un importo annuale di 85 miliardi l’anno nei 360mila tra bar, mense, agriturismi e ristoranti.

“Anche alla luce dell’avanzare della campagna di vaccinazione sarebbe importante consentire le aperture serali che valgono quasi l’80% del fatturato dei locali della ristorazione” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare peraltro che “nei locali della ristorazione sono state adottate importanti misure di sicurezza, quali il distanziamento dei posti a sedere facilmente verificabile, il numero strettamente limitato e controllabile di accessi, la registrazione dei nominativi di ogni singolo cliente ammesso”.

Sulla riapertura serale di ristoranti e bar, richiesta dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga (Lega) ma anche dal presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini (Pd), Patuanelli ha affermato che “Dobbiamo trovare i protocolli per garantire la sicurezza delle persone e la salute dei cittadini, ma avere la possibilità di far ripartire il settore della ristorazione“.

“È chiaro che il principio di precauzione deve guidarci- ha avvertito Patuanelli – ma dobbiamo avere la forza di provare a garantire alle persone di andare al ristorante in modo sicuro”.

Accanto ai ristori per bar e ristoranti, inoltre, andrebbero analizzati anche i danni alle aziende agricole che fornivano loro i prodotti da mettere in tavola: “Il settore Horeca (alberghi, ristoranti e caffè, ndr) in grandissima sofferenza, durante la pandemia – ha detto il ministro – ha prodotto una grandissima sofferenza di molte parti del settore agroalimentare e questo non può non essere preso in considerazione andando a utilizzare innanzitutto una parte dello scostamento di 32 miliardi, fatto a gennaio, per istituire un fondo perequativo e indennizzare rispetto all’effettivo danno”.

Secondo Patuanelli pertanto “superando i codici Ateco, che è stato uno strumento utile e probabilmente l’unico a disposizione, ma va valutato il danno effettivo azienda per azienda. E questo non può essere rimandato ma va fatto immediatamente” ha concluso il ministro.

 

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