Perquisita la sede di Trieste di Casapound dopo il blitz in Consiglio regionale

Trieste – Nelle prime ore della mattina di sabato 8 agosto le Digos di Trieste, Pordenone e Udine hanno eseguito perquisizioni nei confronti di militanti del movimento politico di estrema destra Casapound che nella giornata del 4 agosto si erano introdotti nel Palazzo Regionale di Piazza Oberdan interrompendo i lavori della VI Commissione Regionale per leggere un comunicato di aperta critica nei confronti della gestione della politica migratoria.

Il Dr. Montrone, della Procura della Repubblica di Trieste, che coordina le attività di indagine, al momento ha ipotizzato la violazione dell’art. 340 del Codice Penale, ovvero l’interruzione di pubblico servizio in concorso ed ha disposto che anche la sede del partito, sita in Via San Zaccaria ed inaugurata nel febbraio del 2019, venisse perquisita alla ricerca di elementi pertinenti al reato.

Sono stati sequestrati i capi di abbigliamento utilizzati durante l’azione ed i supporti informatici e telematici in possesso degli indagati, che verranno analizzati per ricostruire l’episodio e chiarire gli aspetti di responsabilità dei singoli partecipanti.

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