Rotta Balcanica, incontro in Prefettura a Trieste con la ministra dell’interno Luciana Lamorgese

Trieste – Si è svolto l’8 settembre presso la Prefettura di Trieste un vertice con la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per un punto sulla situazione dei migranti provenienti dalla “Rotta balcanica”.

All’incontro hanno partecipato, fra gli altri, il presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il vicepresidente Riccardo Riccardi, e l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti; il prefetto di Trieste, Valerio Valenti e gli altri prefetti del Friuli Venezia Giulia; il questore del capoluogo regionale, Giuseppe Petronzi, e i sindaci dei comuni capoluogo e di altri enti locali.

La Regione, esprimendo gratitudine per l’attenzione posta al problema del confine orientale, ha preso atto della decisione del ministro di procedere a un rafforzamento dei controlli sulle frontiere per impedire il flusso di immigrati irregolari.

Però – ha precisato il governatore Fedriga – se questi ingressi dovessero continuare fino a far diventare la situazione insostenibile, non è da escludere che tutte le Regioni che condividono la stessa visione politica sul tema emanino un’ordinanza sul modello della Sicilia.

Il governatore ha confermato l’assoluta indisponibilità dell’Amministrazione di discutere sulla ridistribuzione sul territorio degli immigrati, in quanto la priorità deve essere quella di evitare l’ingresso degli stessi immigrati irregolari attraverso i confini con la Slovenia.

A tale riguardo è stata sottoposta al ministro la richiesta, per il momento non accolta, di chiusura dei cosiddetti valichi minori.

D’altro canto, Fedriga ha recepito con favore la disponibilità del ministro di implementare la presenza di Forze dell’ordine per il controllo delle frontiere, mentre è stata ricordata la necessità di alleggerire il numero degli immigrati irregolari attualmente ospitati in regione, il cui numero supera di 900 unità quello dell’anno scorso.

Inoltre, per quel che riguarda la quarantena, è stato riaffermato il principio per cui, una volta terminato il periodo di isolamento nelle strutture dotate di tutte le adeguate misure di sicurezza, gli immigrati irregolari dovranno essere trasferiti dal Friuli Venezia Giulia.

Infine, la Regione ha rinnovato la disponibilità a collaborare con lo Stato fornendo la tecnologia della Protezione civile Fvg per il monitoraggio dei confini.

L’on. Debora Serracchiani (Pd), ex governatrice della Regione, in una nota ha polemizzato con la giunta regionale a guida Lega Nord: “Vedremo – scrive – se Fedriga vorrà consapevolmente reiterare l’ordinanza di Musumeci, già riconosciuta illegittima e annullata dal Tar Sicilia, e se sarà pronto a subirne le conseguenze. In ogni caso questa minaccia chiarisce definitivamente che a Fedriga non interessa quel che può ottenere per la nostra regione ma solo la campagna elettorale della Lega contro il Governo a livello nazionale”.

Così Serracchiani, commentando la minaccia del presidente Fvg Massimiliano Fedriga che si è detto pronto ad adottare un’ordinanza come quella del presidente della Sicilia Nello Musumeci, che aveva inutilmente ordinato la chiusura dell’hotspot di Lampedusa.

“Se arriveranno più uomini – aggiunge la deputata Pd – se ci saranno più controlli e collaborazione più stretta con la Slovenia lo dovremo alla ministra Lamorgese. Se i nostri Comuni continueranno a essere abbandonati dalla Regione nei momenti di emergenza – conclude – si sappia che Fedriga può aiutarli ma non lo fa perché è in campagna elettorale permanente”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi