Si è chiusa a Martignacco con la cerimonia conclusiva la XVI edizione invernale di EYOF

Udine – Alla Fiera di Torreano di Martignacco, all’ICE Arena, allestita al Padiglione 6 per il torneo maschile di hockey, si è conclusa la XVI edizione invernale, della neve e del ghiaccio di EYOF2023.

Un sabato pomeriggio di fine gennaio in cui tutti gli atleti e delegazioni dei 47 comitati olimpici nazionali europei si sono ritrovati per la festa finale, sfilando tutti insieme.

Dopo i saluti del presidente dei comitati olimpici europei, il greco Spyros Capralos, che ha sottolineato l’importante presenza della squadra ucraina ai giochi, ospitata dalla regione Friuli Venezia Giulia. Lo sport unisce e include e, in questa edizione del Festival Olimpico della Gioventù Europea lo abbiamo dimostrato ancora una volta.

Nel passaggio della bandiera olimpica europea, dal Friuli Venezia Giulia a Borjomi e Bakuriani in Georgia, la nazione che nel 2025 ospiterà la prossima edizione invernale di EYOF, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga si è detto onorato di aver ospitato questo grande evento sportivo europeo in regione, in cui tutti i valori europei sono presenti e che, mai come oggi, dobbiamo preservare.
EYOF2023 è stato anche un’ottima vetrina internazionale per la nostra regione.

“Spero – ha concluso Fedriga – che i massimi organismi sportivi europei e mondiali tengano in considerazione il nostro territorio regionale quale sede di futuri eventi sportivi internazionali”.

Per Maurizio Dunnhofer, presidente del comitato esecutivo di EYOF2023, la regione ha dimostrato di essere all’altezza nell’organizzazione di grandi eventi sportivi internazionali: “Era una sfida difficile e complicata che abbiamo affrontato con convinzione e determinazione. Un format nuovo, itinerante e transfrontaliero, che ha reso tutto molto più macchinoso. Migliaia di persone da gestire per 10 giorni con 12 sedi di gara sparse tra la regione, l’Austria e la Slovenia. Ospiti che hanno avuto l’opportunità di vivere il Friuli Venezia Giulia in tutta la sua bellezza, da dal mare, alle montagne, alla pianura”.

“Tutto questo – ha concluso – è stato possibile grazie ai 1200 volontari che sono stati eccezionali e alla preziosa e determinante sinergia con il COE, il CONI, la Regione Friuli Venezia Giulia e tutti i Comuni coinvolti”.

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