Cittadina russa ubriaca irriducibile dà in escandescenze e resiste a Polizia

Trieste – La notte del 4 settembre la Polizia di Stato ha denunciato per rifiuto di fornire le proprie generalità, disturbo della quiete e del riposo delle persone, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale una cittadina russa, E.H., nata nel 1971 e domiciliata in città.

Rientrata a casa in palese stato di alterazione alcolica (motivo per il quale è stata anche sanzionata amministrativamente per ubriachezza), la donna ha assunto atteggiamenti violenti nei confronti della compagna.

Questa ha allertato la sala operativa della Questura tramite il 112 e sul posto si è recato personale della Squadra Volante. La russa non ha voluto esibire un documento e ha manifestato insofferenza nei confronti degli operatori, i quali si sono allontanati dall’appartamento dopo che la situazione sembrava essersi normalizzata.

Un quarto d’ora dopo, sono dovuti ritornare in quanto si era riaccesa la violenza della donna e sono stati insultati e oltraggiati. La russa, che aveva colpito a testate e con i pugni un armadio in casa, è stata accompagnata in strada per essere portata in Questura.

Salita a bordo dell’autovettura di servizio, ha iniziato a dare pugni e gomitate al divisorio in plexiglass e ai finestrini laterali e ha rifiutato le cure dei sanitari del 118 intervenuti urlando a squarciagola ripetutamente, causando il risveglio dei residenti.

Accompagnata all’ospedale di Cattinara, la donna si è rinchiusa all’interno di una toilette e ha creato confusione mantenendo un comportamento isterico a tal punto da spintonare e scalciare un agente, condotta aggressiva mantenuta anche in Questura dove, dopo le formalità di rito, è stata denunciata.

 

 

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