Miela Music-live con “Electric Jalaba” al Teatro Miela

Trieste – Sabato 7 maggio alle 21.30 al Teatro Miela gli “Electric Jalaba” portano sul palco il ritmo e l’estasi della musica gnawa.

“Electric Jalaba” è il frutto misterioso e sincretico di due esperienze apparentemente lontane: da un lato gli inglesi Soundpecies, eclettici avventurieri del groove e dell’elettronica, dall’altro il marocchino Simo Lagnawi, Maestro Musicista Gnawa e il principale suonatore di guembri – l’ancestrale liuto della tradizione Gnawa – in terra britannica.

La musica, che i Soundspecies e Simo fanno assieme, attinge profondamente da entrambe le fonti: la ritualità trance della tradizione gnawa marocchina si sposa a meraviglia con il poliedrico background della band creando la più aliena e sconvolgente Psychedelic Space-Age Gnawa Music e uno show dall’energia incontenibile, capace di generare al contempo pace dell’anima e vette di caos estatico.

Canzoni tradizionali che narrano di donne misteriose e uomini che separano gli oceani; eserciti di conquistatori dell’anima si intrecciano con groove contagiosi, effetti analogici e chitarre distorte. Il suono della pelle di cammello del guembri e la voce impressionante di Lagnawi vi trasporteranno letteralmente in un altro mondo. Aspettatevi uno show dall’energia incontenibile che provochi al contempo pace dell’anima e vette di caos estatico, oltre ad alcuni passi di danza che, di certo, non avevate mai visto prima.

Simo Lagnawi evoca in arabo –  lingua madre – questa qualità indefinibile: “”El Hal”” ovvero “”il sentimento/la sensazione”. “È la sensazione che proviamo quando stiamo suonando e dimentichiamo completamente dove siamo”, dice il produttore e bassista Olly Keen.

“La sensazione di essere afferrati dalla musica e perdersi nel groove”. “El Hal / The Feeling” (2021) è l’ultimo album prodotto degli Electric Jalaba. È un lavoro sfaccettato che trova la band più unita che mai, dispiegando un vasto bagaglio di influenze attraverso nove tracce improvvisate e sviluppate nel loro studio a sud di Londra e poi prodotte da Keen.

Alcuni brani rendono omaggio alle origini della musica Gnawa, il cui repertorio di canti di preghiera in lingua araba contiene residui di dialetti dell’Africa occidentale. L’album rappresenta quella sensazione di essere fuori da te stesso ma allo stesso tempo totalmente dentro di te. “Questo è ciò per cui tutti noi, collettivamente, stiamo lottando”.

Organizzazione: Bonawentura

Mascherina FFP2 obbligatoria. Prevendita: c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com

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