Varato il nuovo ponte dell’autostrada A4 sul nodo di Palmanova

È stato completato sabato 8 settembre il varo del nuovo ponte sulla direttrice Trieste – Venezia dell’autostrada A4. Un intervento che rientra nei lavori di realizzazione della terza corsia, nel primo sub lotto (Gonars – Palmanova) del quarto lotto.
L’intervento è stato suddiviso in quattro giornate ed è stato svolto in orario diurno e a traffico aperto, riducendo così al minimo i disagi per l’utenza in transito.La tecnica utilizzata per il varo del ponte è stata una combinazione fra tiro e spinta, modalità che permette di “trascinare” la struttura già interamente pre assemblata in cantiere dall’impresa Cimolai di Pordenone.

Il manufatto è stato appoggiato su tre rulliere, che hanno permesso lo scorrimento durante le fasi di movimentazione. Sotto all’enorme armatura piana (120 metri di lunghezza e del peso di 530 tonnellate) è posizionata una sorta di barra mobile, chiamata traversa di tiro (gestita da argani a fune), alle estremità della quale hanno lavorato due pinze che, dopo aver agganciato la struttura, l’hanno trascinata, spostandolo nella direzione di varo.
Per evitare sbilanciamenti, un apposito sistema di sicurezza (stopping device) ha tenuto bloccato il manufatto durante tutte le fasi, ognuna delle quali prevedeva lo sganciamento e il riposizionamento della traversa di tiro. Il nuovo ponte ha raggiunto la pila centrale nei primi due giorni di movimentazione.
La fase clou è stata quella di mercoledì, quando, nel primo pomeriggio la parte finale del manufatto è stato zavorrato con 4 contrappesi da 25 tonnellate l’uno, in modo da farlo elevare di circa mezzo metro.
Una modalità indispensabile per consentire alle due gru (una da 200 e una da 400 tonnellate) di sollevarlo, spostarlo leggermente in avanti e farlo appoggiare sulla pila centrale.
L’avanzamento, quasi impercettibile a occhio nudo è stato di circa 20 centimetri al minuto (6 metri all’ora) ed è proseguito fino a raggiungere la spalla opposta.
Il nuovo ponte verrà aperto al traffico la prossima primavera, una volta demolito quello esistente.

 

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