La Polizia di Pordenone sgomina la “banda delle ruspe” che assaltava colonnine dei Self-service

Pordenone – Dalle prime ore dell’alba di mercoledì 12 maggio è scattata un’operazione di polizia transnazionale che ha permesso di sgominare una banda specializzata negli assalti con ruspe alle aree di servizio del Nord Italia.

L’attività è stata condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo (S.C.O.) della Polizia di Stato e del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.), ed ha portato all’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere con emissione di “mandato arresto europeo”, richieste dalla Procura della Repubblica ed emesse dal G.I.P. del Tribunale di Pordenone.

Il gruppo criminale, costituito da quattro persone di origine rumena, tra i mesi di gennaio ed aprile del corrente anno, ha messo a segno numerosi colpi in diverse province del Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, nelle ore serali e notturne, commettendo reati predatori in danno degli impianti di distribuzione carburanti, con l’utilizzo di grosse ruspe, per mezzo delle quali sradicavano le colonnine di erogazione self-service asportandole con il denaro contante all’interno.

Sono stati accertati profitti per decine di migliaia di euro e, nel contempo, ingenti danni ai titolari dei distributori di carburanti costretti fra l’altro a dover bloccare l’attività lavorativa per diverso tempo, sino al completo ripristino degli impianti di erogazione.

Il gruppo criminale aveva adottato un modus operandi di tipo transfrontaliero, giungendo in Italia prevalentemente nei fine settimana dove poi, una volta individuati gli obiettivi da colpire, rubava autovetture tipo “pick-up” e ruspe da aree cantierizzate o da depositi di noleggio delle macchine operatrici.

Gli arresti, disposti dal G.I.P. del Tribunale di Pordenone, hanno interessato 4 cittadini romeni e sono in corso di esecuzione dalla primissima mattinata, due in Romania ed uno a Trieste. Il quarto destinatario delle misure restrittive era deceduto nello scorso mese di marzo, allorquando, nottetempo, in provincia di Gorizia, dopo aver rubato un’auto, intercettato da pattuglie delle Forze dell’Ordine, per sottrarsi alla cattura, si era tuffato nel fiume Isonzo; il corpo era stato successivamente rinvenuto, nel medesimo corso d’acqua, lo scorso 26 aprile in località Peteano (GO).

L’indagine della Squadra Mobile della Questura di Pordenone ha avuto inizio la notte del 17 febbraio 2021, quando a Porcia (PN), mediante una ruspa di grosse dimensioni, la banda aveva messo in atto un tentativo di furto, mediante sradicamento, ai danni delle colonnine OPT – Outdoor Payment Terminal del distributore di carburante self-service della Conad.

In quell’occasione, il furto era stato sventato da una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti della Questura di Pordenone, che aveva sorpreso la banda di criminali all’opera, mettendoli in fuga.

Gli investigatori, quindi, hanno ricollegato tutta una serie di furti di auto commessi il mattino precedente, a partire dalle autovetture sottratte che venivano utilizzate per commettere il colpo, fra cui anche un pick-up, individuando il nominativo di un cittadino rumeno 28enne, già gravato da precedenti specifici.

Due giorni dopo, in data 19 febbraio 2021, è stato perpetrato, con le medesime modalità, un furto aggravato ad Azzano Decimo (PN) ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Conad.

Gli assalti di fatto venivano commessi in serie, con schemi e modalità ben consolidati e collaudati.

Il gruppo agiva con determinazione e capacità criminali, tanto da reagire con freddezza, secondo schemi di comportamento ripetuti, anche in caso di imprevisti o di intervento delle Forze dell’Ordine, non esitando a mettere in pericolo l’incolumità di chiunque si trovassero davanti: ricorrente l’utilizzo di estintori spruzzati e poi lanciati contro le pattuglie delle Forze dell’Ordine durante gli inseguimenti o l’uso degli stessi estintori contro ignare persone che si fossero trovate nelle aree di servizio durante l’assalto.

Si delineava, quindi, anche il “modus operandi” della banda criminale, risultata essere transfrontaliera, in quanto uno dei quattro indagati, con le mansioni di autista del gruppo, accompagnava gli altri tre in Italia attraverso il confine con la Slovenia, ritornando, quindi, oltrefrontiera da dove, dopo qualche giorno, terminati i raid, si recava a riprendere i tre complici.

E ancora, sempre durante l’attività investigativa, gli stessi criminali si sono resi responsabili di altri assalti nella provincia di Pordenone.

L’8 marzo ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di San Vito al Tagliamento (PN), nel corso del quale venivano sradicate e portate via le colonnine di pagamento, che aveva fruttato un bottino di 22.465 eur in contanti e danni materiali per il titolare del distributore di benzina quantificato in ulteriori 23.000 euro.

E ancora, la notte del 25 marzo 2021 a Martignacco (UD), un tentativo ai danni di un distributore di benzina e successivamente, verso le tre di notte, nel vicino comune di Arba (PN), lo sfondamento della vetrata del bar del distributore di carburanti, dove si impossessavano di tabacchi per un valore di 4.000 euro e della somma in contanti di 2.000 euro nella cassa dell’esercizio commerciale.

Vista la mole di prove emerse dalle indagini della Squadra Mobile della Destra Tagliamento, il Pubblico Ministero della Procura di Pordenone, dott. Federico Baldo, ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Pordenone dott. Giorgio Cozzarini, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro cittadini rumeni, B.S. 28enne, B.M. 25enne, D.I.G. 24enne e S.M. 22enne, già tutti gravati, a vario titolo, da precedenti specifici e tratti in arresto per la commissione di precedenti analoghi assalti.

Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere viene evidenziato come “gli indagati hanno agito con determinazione e capacità criminali . . . non hanno esitato a mettere in pericolo l’incolumità. . . in poche ore hanno commesso un numero molto elevato di furti, non preoccupandosi dei rilevanti danni procurati, talvolta ben superiori ai potenziali profitti ricavati dai reati. Nel corso delle singole trasferte sono stati commessi molti reati . . . le trasferte in Italia sono state ravvicinate nel tempo, così come gruppi di reati commessi durante le stesse, per cui non si può ipotizzare che esse siano state il frutto di decisioni estemporanee ed isolate. Al contrario, rappresentano manifestazione di uno stile di vita stabilmente dedicato a commettere reati contro il patrimonio”.

Accertata la stabile dimora dei quattro in Romania, si è proceduto ad estendere l’esecutività degli arresti anche all’estero, attraverso il M.A.E. (Mandato di Arresto Europeo).

Si sono attivati, al riguardo, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (S.C.O.) ed il Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.) che attraverso il collaterale organo della Polizia rumena, hanno localizzato in Romania S.M. e D.I.G., mentre per quanto concerne la posizione degli altri due indagati, B.M. è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per ricettazione di un’auto rubata in provincia di Gorizia in data 25 marzo 2021 e ristretto presso il carcere di Trieste, mentre B.S., in quella stessa occasione, aveva tentato la fuga tuffandosi nel fiume Isonzo, dove era annegato.

All’alba di oggi, mercoledì 12 maggio, l’epilogo dell’indagine, con l’arresto in Romania, nella città di Galati, di uno dei due indagati e con l’altro attivamente ricercato in zona e l’esecuzione della medesima ordinanza di custodia cautelare in carcere a Trieste, da parte degli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Pordenone.

Sono in corso accertamenti e riscontri per una verosimile riconducibilità al gruppo criminale in argomento di numerosi altri episodi analoghi commessi nelle province Centro-Nord d’Italia:

– 18.02.2021 – furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di Carpi (MO);
– 19.02.2021 – furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di Paese (TV);
– 19.02.2021 – furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti TAMOIL di Monselice (PD);
– 20.02.2021 – furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di Este (PD);
– 21.02.2021 – furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti IP di Castegnato (BS);
– 22.02.2021 – furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti IP di Robecco d’Oglio (CR);
– 24.02.2021 – furto aggravato ai danni dell’impianto di distribuzione carburanti Q8 di Breganze (VI).

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